OSTEOPATIA E LOMBALGIA
a cura di Chiara Conti - Osteopata
a cura di Chiara Conti - Osteopata
La Lombalgia
La lombalgia è una delle patologie più diffuse nei paesi industrializzati rappresentando uno dei consulti più frequenti dal medico e una delle principali cause di assenza dal lavoro.
Ogni anno, tra il 15 e il 45% degli adulti soffre di dolore lombare e una persona su venti si presenta con un nuovo episodio; la sua incidenza è maggiore tra i 30 e i 50 anni.
Numerosi studi hanno cercato di identificare gli elementi in grado di predire episodi di lombalgia acuta e di definire i meccanismi che determinano la transizione da dolore acuto a dolore cronico. Unico dato certo, però, sono solo aspetti eziologici che si accompagnano a rigidità con conseguenti contratture muscolari e la perdita della funzionalità dei dischi intervertebrali per aumento di pressioni. Questa sintomatologia è il risultato di una serie di fattori intrinseci che quotidianamente agiscono sul corpo come, ad esempio, forza di gravità, sedentarietà, attività lavorativa, emozioni e stress. A ciò si aggiungono anche fattori costituzionali (età, sesso, peso, statura e patrimonio genetico) che agiscono in carico alle strutture di sostegno.
La lombalgia per tanto non deve essere considerata una patologia in senso stretto, ma piuttosto un’alterazione della funzione e degli squilibri posturali che coinvolgono diverse strutture corporee.
Studi dimostrano che solo il 10-20 delle lombalgie è conseguente ad una patologia rachidea, mentre la restante parte è da attribuire a cause non specifiche o al sistema viscerale.
L’assenza di movimento e il mantenimento di posture statiche per tempo prolungato sono considerati assai dannosi perché mantengono stress e tensioni continue alle strutture anatomiche.
Le linee guida NICE (National institute for health and care excellence) raccomandano l’uso di un modello che comprenda non solo le disarmonie fisiche, ma anche gli aspetti comportamentali, psicologici e sociali. Le evidenze raccomandano, come prima linea di intervento, l’attività fisica associata alla gestione di stress e dolore tramite la psicoterapia o altre tecniche specifiche.
Quindi si rende sempre più necessario un approccio multidisciplinare.
Il trattamento osteopatico
L’osteopatia è una terapia manuale incentrata sulla persona; infatti, il trattamento manipolativo non è mai standardizzato, ma varia da soggetto a soggetto e anche di seduta in seduta in base alla valutazione della persona stessa nel “qui e ora”.
Una visita osteopatica si compone di vari step.
L’ anamnesi è la prima fase di colloquio in cui vengono raccolti i dati inerenti alla sintomatologia del paziente, la sua storia clinica, lo stile di vita e salute. Inoltre, vengono considerati tutti quei fattori che possono aver contribuito all’ insorgere della sintomatologia.
Si prosegue, poi, con l’osservazione che consta dell’esaminazione statica e dinamica del paziente al fine di valutarne gli atteggiamenti posturali; in questa fase vengono effettuati dei test specifici e una palpazione in modo da individuare le zone in cui possono essere presenti delle restrizioni o delle alterazioni di mobilità e stabilire una corretta diagnosi osteopatica.
Infine, viene proposto al paziente il piano di trattamento più opportuno ed efficace nel suo caso.
Attraverso l’utilizzo di tecniche specifiche e un approccio manuale si va a ristabilire l’equilibrio fisiologico del sistema corpo.
L’operatore individua, qualora ce ne fossero, delle zone che non sono in perfetta maturazione fisiologica (come stati di tensione muscolare o articolazioni con ipomobilità che possono alterare il movimento) ed interviene al fine di evitare un’evoluzione dolorifica.
Il trattamento osteopatico può essere utile sia in una fase acuta che cronica della lombalgia, ma porta maggiori benefici come azione preventiva, già ad esempio in gravidanza o post- parto dove spesso questa sintomatologia è presente.
Alcune tips da fare in autonomia, concordate con l’operatore:
-attività fisica regolare;
- esercizi di rinforzo della muscolatura del tronco e arti inferiori;
- esercizi di allungamento (stretching) per migliore l’elasticità della colonna;
- migliorare e curare la propria postura lavorativa, avendo cura di una buona ergonomia e degli strumenti usati (es. posizione schermo del pc, seduta ergonomica, appoggio dei piedi).